mercoledì 30 maggio 2012

Parole dette in assenza di vento


Marne Kilates, Eastern Wind © 2008



Tu sei il forziere
lasciato sulla rena.
Il magnifico incipiente
specchio delle corde
sull’assolo puro della notte.

Mi hai detto di tacere
quando ci guardammo nel caffè
che fuori c’era il sole
declinato da un mite obliquo vento
garante di carezze.

Fuori c’era il sole.
E io non so
se erano aurora
gli alberi inforcati dalla scia del treno
appena fuori della neve.
O tu
o il tuo sguardo rivolto
a non  fissarmi.

Che futuro c’era nelle parole.
Quelle che non furono.
E meglio per noi.
Perché ci si dimena nel cercare
i sensi delle non dette o intraducibili
prima che cessi il turbine frattale
della luce subalterna della notte.

Perché meglio il buio
allora.
Che non si cerca.
Arriva
per rotazione comandata
delle leggi.

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