| Calvin Grimm, Icelandic Volcano, © 2010 |
Non startene là
a violentare abbacinando.
Fatti seme inferto al cuore
di un uomo terra
e attendi con pazienza
che si apra.
Le vere correnti risalgono
i passi delle alture.
Quindi sarai d’Irlanda
o di dovunque
con le tue mani a me afferenti
e non ci saranno mai secche
negli oceani occhi.
Tutto questo vento
così emotivo
mi ferisce.
Eppure non sposto le radici.
Come il bene,
quando è fatto bene
o come per un cambiamento
lento e accurato.
Non sposto le radici.
E da ciò che sono stato
dipenderà il sarò.
Le discese d’arco sulla corda.
L’esteso portamento
da una nota all’altra
della mia e tua partitura.
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