mercoledì 6 giugno 2012

Nel prato di cortecce di sequoia


C. S. Lewis, Aslan is Coming, ©  All Rights Reserved



Non siamo più visibili alle mappe
ma c'è ancora una Bibbia di viventi
e noi, forse
ancora entrambi scritti.
Stichi provvisori di preghiera.

Non eri la signora dei petali cremisi
che abbracciava rose a fasci
lasciandole immuni sui cigli?
Posso leggerti.
Nei venti rotanti da Candia ai veli di Damasco
nello snodo di voce sacra
scesa
incisa alle tue mura.

Si diventa rostri nella lontananza
arpionando l'aria
e inviando vane coordinate
agli occhi, alle mani, ai fianchi
come nell'amore di quando ci si plana addosso.

Ma io non ho più il suono di qualsiasi fiore.
E nel prato di cortecce di sequoia
certe donne sono pioggia.
Ti restano confitte
se hai pori aperti e buoni.

Se sai toccare i fili della luce
con la grazia iridata di acqua estiva
e senza inquinare
persino il palmo di terra che ti attende.

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