giovedì 3 luglio 2014

I primi propositi del mondo

Vladimir Kush, Ulysses (http://vladimirkush.com/ulysses-800)


Forse c’eri fra i primi propositi del mondo.
Come l’armonista che lega a sé le scienze
o il grano perfetto al pane
o la virtù che ci sostiene.

C’eri prima di null’altro.
C’erano le mappe stellate
con te come solstizio e inizio.
Per esempio quando guardi
che nasce all’impronta uno zodiaco.

O quando gemmano pratoline dai tuoi fianchi
che basta sdraiarsi per sentirne i passaggi
e farsi altimetri di aerei
e misurare il confine da labbra a labbra.
Sentire le formiche
e il volo nuziale delle tue mani al petto
che implorano silenzio prima che avvenga tutto.

C’eri prima del pane
delle ore del monaco
del mattutino annunciato da Romeo.
C’eri prima che fosse il prima
ché ogni verbo è avvezzo al proprio tempo.

Che è meglio non sapere, a volte
chessò, delle brutture dai giornali
dei vizi presi al lazo
di cortesie fasulle ma sociali.

Io ti sapevo invece.
E sarei riuscito nel mio tempo dato a rivestirti
con incursioni di sguardi di pirite
negli occhi ormai lontani.
Come lontani hai ormai i passi che inseguivo.

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