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| Joseph Comellas, Rivers Journey (josephcomellasgallery.com) |
Sarà la sacra attesa
della tua scia topazio a Compostela
che mi scompone il fiato.
Ma io non ho oggi per oggi.
Per oggi il pane è solo i miei domani.
Per esempio
quando a Saint-Denis sentii suonare una viella.
Fu allora che t’immaginai futuro
e pensai ai modi di dire t’amo in linguadoca
o di scriverti villotte
o anche danze di corte e di cortile.
Ma, sai, il fiato manca al canto
in quelle note lunghe e più precise
che, sopra, i neumi ci corrono una vita
e il suono domanda amore per uscire.
Ebbene le avresti sentite, questo sì
le mie note
pronunciarle con i nomi che ti davo
che il ponte di Alessandro li sa ancora
e io nel mio blu sorridente
ti avrei costretta a raccoglierne suoni sparsi
dal fiume fino a Le Havre
se necessario.
Inargentati e scompari.
Che ci sono tante cose da fare sulla terra.
Scoprire di quante erbe è fatto il mondo
contare le stagioni oltre le quattro
tornare a fare il pane
sentirsi solo un atomo celeste
carpire l’aria alla fine di un rullaggio
dare il nome alle nazioni
almanaccare i ponti di Avignone.
E poi tacere la sincope dei battiti
che ci trasformò per sempre in un silenzio.

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